PRESENTAZIONE CON L’AUTORE MAURIZIO SERAFINI DEL LIBRO “CONCERTO PER CORNAMUSA E GIRAMONDO”

PRESENTAZIONE CON L’AUTORE MAURIZIO SERAFINI DEL LIBRO “CONCERTO PER CORNAMUSA E GIRAMONDO”

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Data / Ora
Date(s) - 21/06/2024
18:30 - 20:00

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LIBRERIA DEL MONTE

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PRESENTAZIONE DEL LIBRO “CONCERTO PER CORNAMUSA E GIRAMONDO”

con Maurizio Serafini – Cantautore, musicista, scrittore e giramondo

Gli anni Ottanta, la provincia, un ragazzo fuori dagli schemi.
Mentre i suoi amici si dividono tra i Pink Floyd e i Bee Gees, Maurizio scova, tra i solchi dei vinili, una melodia differente.
Inizia così l’avventura che lo porterà a girare il mondo inseguendo la musica folk e celtica. Parte diciottenne verso un punto imprecisato della bretagna, incontra suonatori, liutai e ribelli e finisce per suonare ovunque, dai pub d’Irlanda alle oasi del Sahara… non si fermerà mai.

Dal fondatore del Montelago Celtic Festival, che raduna ogni anno più di 20mila appassionati.

 

Ci chiamano boomers. Sì, i ragazzi della generazione internet e cellulari, a noi nati negli anni ’60, ci chiamano boomer, accomunandoci, in senso dispregiativo, a quel periodo spensierato e frivolo del boom economico italiano. Sottintendono che non capiamo i dubbi e le lacerazioni della contemporaneità, siamo lontani anni luce da tecnologia e scienza tra le quali ci muoviamo come elefanti inconsapevoli, abbiamo riferimenti culturali obsoleti, una comicità che ormai non fa più ridere nessuno, tempi comunicativi lenti, nostalgia per i sapori ruspanti di campagna e soprattutto uno storico egocentrismo che mal collima con ogni richiesta di conformismo. In realtà siamo analogici che, in senso filosofico, vuol dire più attinenti possibile al concreto: non prescindiamo dall’esperienza personale diretta per ottenere risultati e conoscenza. Del resto siamo cresciuti fuori casa giocando a pallone nei cortili e la tv riempiva solo il tempo tra una partita e l’altra, comunicavamo tra noi adolescenti anche rudemente ma mai per interposta persona o piattaforma social, per ogni approfondimento tematico dovevamo mettere scarpe e cappotto e fare due chilometri a piedi da casa per raggiungere la biblioteca, leggevamo libri e soprattutto eravamo amici divertiti con l’ambizione di essere unici, ognuno diverso dall’altro, per cui ci esaltavamo con i pensieri divergenti e con gli esempi di vita di chi quella irregolare esistenza ne faceva bandiera. Questo è un libro della memoria, che racconta di un periodo storico che ha provato a lasciar spazio alla fantasia e all’immaginazione. In cui, noi giovani ribelli, viaggiavamo senza tempo e denaro nelle remote strade dei sogni e dei desideri. Ci ponevamo fiduciosi del mondo, sfrontati e senza paure e ogni incontro e ogni scelta potevano essere decisivi per aprire porte inaspettate ai nostri animi liquidi. Per me l’abbraccio più casuale e bello fu quello con la musica. Ascoltare quei vinili per ore, senza l’immancabile fruscio di sottofondo, può senz’altro considerarsi il mio unico viaggio senza ritorno. I regali e le paghette erano tutti destinati a impianti audio e dischi. Ecco, noi analogici siamo cresciuti con un ascolto della musica su impianti hi-fi e con amplificatori a valvole. E ci resta ancora difficile consumare canzoni su telefoni, computer e autoradio dove lo spettro sonoro è compresso tutto sulle medio-alte. Anche con le cuffie non troviamo appagamento, così lontane dalla nostra idea comunitaria di ascolto. Da liceali ci adunavamo in qualche soffitta per ascoltare il rock dei Doors, dei Led Zeppelin, dei Deep Purple, dei Pink Floyd. Ma questo libro soprattutto tratta di musica altra. Narra di una folgorazione per il folk del nord Europa che, per quasi mezzo secolo, è stato ed è tuttora il filo rosso su cui ho costruito le principali vicende di vita. Racconta di una storia vera, di un sogno adolescenziale, di un percorso di avvicinamento alla musica, vissuto quasi sempre con istinto e passione, controcorrente e pieno di colpi di scena, che ha permesso a me e ad alcuni amici musicisti di viaggiare in giro per il mondo e, come fondatore del Montelago Celtic Festival, di portare il mondo a casa. E qui quel mondo è diventato comunità internazionale di artisti, amici e fratelli che si ritrovano puntualmente a proporre una visione creativa e sonora legata alle immagini belle e positive di questo faticoso inizio terzo millennio. Il libro ha come obiettivo quello di far percepire al lettore tutta la musica che ha influenzato questa vicenda umana, con una colonna sonora composta da verbi e aggettivi, metafore e allitterazioni, simbolismi e parafrasi. A completamento dello spettro sonoro troverete nel volume un QR Code che permette di scaricare otto brani originali, composti e realizzati proprio da questa grande famiglia di musicisti sparsi in Italia ed Europa, che, durante la pandemia, ha sopperito alla mancanza di concerti live continuando a condividere musica da casa. Non per nulla la compilation allegata si intitola Suonar Lontano. Ecco, il digitale ha questo di buono: pur lontani ci si può sentire vicini; ma non potrà mai sostituirsi al calore degli abbracci, ai cenni d’intesa tra i musicisti sul palco, ai loro sorrisi per le note armonizzate, all’energia del pubblico e alle mille vicende realmente vissute e raccontate in questo libro.”

 

 

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